LIBERI DA OGNI GABBIA

Volantino distribuito durante il presidio informativo all’Istituto Agrario “Cantoni” di Treviglio (Bg)

 

LIBERI DA OGNI GABBIA

“Il giorno dopo, il cardellino tornò di nuovo sulla gabbia dov’erano i suoi figli. 

Li guardò. Poi, attraverso le sbarre, li imboccò uno per uno, per l’ultima volta.

Infatti egli aveva portato alle sue creature il tortomalio, che era un’erba velenosa, 

e i piccoli uccellini morirono.

— Meglio morti — disse — che perdere la libertà. –”

IL CARDELLINO- Leonardo da Vinci

Mercoledì 25 Febbraio 2015

C’è movimento all’esterno delle gabbie dell’allevamento di Visoni MI-FO di Capralba: alcuni studenti dell’Istituto agrario “Cantoni” di Treviglio sono in visita a questa struttura, a questo lager.

All’interno delle gabbie ci immaginiamo che la “vita” si svolga in modo del tutto uguale al giorno precedente e al giorno che seguirà…in attesa del momento della gassazione.

Giovedì 26 Febbraio 2015

Un quotidiano locale pubblica le seguenti dichiarazioni:

“Siamo felici di far vedere come lavoriamo perché non abbiamo nulla da nascondere. Purtroppo si insiste a raccontare bugie sul nostro conto e molti media danno una versione dei fatti a senso unico.”– dice l’allevatore.

“Consapevole delle diverse posizioni sulla questione visoni, nel merito della quale non entro, ho lasciato a ragazzi e docenti assoluta libertà di scelta sull’adesione a questa iniziativa, che è stata buona. La scuola ha aderito a questo open day per dare ai ragazzi un’opportunità di conoscenza e di informazione maggiore.”– dice la dirigente scolastica.

Anche oggi queste parole ci  interrogano:

Di cosa possiamo essere felici se assistiamo a una versione dei fatti a senso unico (quella dell’allevatore), estremamente antropocentrica, in cui la banalità del male, in cui un “lavoro” che produce e procura morte viene mostrato e spettacolarizzato?

Cosa resta della consapevolezza se questa non porta a prendere posizione? Cosa resta della libertà se non viene costruita da scelte e azioni che mirano alla liberazione di tutti gli esseri viventi?

Sicuramente le responsabilità dell’attuale situazione di sfruttamento generalizzato, di disagio e miseria non vanno attribuite ad un singolo settore “sbagliato” ma all’intero sistema che nella sua concezione di mondo condanna, a priori, l’esistenza di animali, umani e non, e della sopravvivenza della Terra stessa.

Consideriamo la presenza e l’apertura di allevamenti di visoni come una delle manifestazioni evidenti di una crisi ben più profonda che sconvolge le relazioni sociali e politiche di ogni essere vivente.

Noi non vogliamo essere complici di questo modo e mondo di produzione di sofferenza e dominio. Vorremmo sapere libero ogni visone, ogni essere vivente. Vorremmo che ognuno fosse libero da ogni gabbia, strumento e simbolo di sopruso e violenza.

Per la liberazione di tutte gli animali!

Contro gli allevamenti di visone e i mondi che li producono!

Coordinamento Liber*Selvadec

Bergamo, 17 Marzo 2015